Sebbene la coppola sia il simbolo più iconico della Sicilia, la lunga tradizione dei cappelli non si ferma solo a questo specifico capo d’abbigliamento ma va ben oltre di esso, esplorando una vasta gamma di stili che incarnano la ricca cultura e l’artigianalità dell’isola. Ogni cappello è frutto di antiche tecniche artigianali che si tramandano di generazione in generazione, dando prova dell’abilità e della dedizione degli artigiani siciliani e dimostrando che la tradizione dell’isola non si ferma solo alla coppola siciliana ma anche ad altro.
L’uso dei cappelli nelle classi contadine.
Esattamente come per la coppola, l’uso dei cappelli in Sicilia è strettamente legato al lavoro nei campi per ripararsi dal sole e dal freddo. I cappelli che le classi contadine usavano maggiormente, ad esempio, erano quelli fatti di paglia, lino, lana e cotone in quanto materiali facilmente reperibili ed economici oltre che adatti per ripararsi dal sole e dal freddo. Sebbene il loro uso fosse legato al lavoro o al quotidiano, questi cappelli potevano presentare delle decorazioni come nastri o ricami, riflettendo così la creatività degli artigiani siciliani.
I cappelli presso le classi più agiate.
Come accaduto per la coppola, ben presto i cappelli divennero famosi anche presso le classi più agiate della Sicilia del tempo. A differenza dei contadini, che potevano usare materiali più economici e di facile reperibilità, i più abbienti potevano permettersi cappelli realizzati con tessuti pregiati e abbelliti con piume, gioielli, nastri di seta e con delle decorazioni più elaborate come fiori e ricami. Presso le classi più ricche, i cappelli non avevano perso la loro utilità ma erano diventati un simbolo di status sociale e di raffinatezza, che li ha trasformati in accessori di alta moda.
Le classi medie, come gli artigiani e i commercianti, indossavano cappelli come fedora e panama ed erano realizzati con tessuti di alta qualità come il feltro di lana.
I cappelli, ovviamente, non mancavano di essere sfoggiati durante le feste religiose o gli eventi importanti e potevano essere decorati con simboli e motivi legati alla tradizione culturale dell’isola.
I cappelli come accessori per tutti.
Una delle differenze sostanziali che c’era tra le coppole siciliane e i cappelli, era la possibilità di quest’ultimi di poter essere indossati da entrambi i sessi e a qualsiasi età. Mentre la coppola era un indumento tradizionalmente maschile, i cappelli erano lavorati con modelli specifici per gli uomini e per le donne, grazie anche alla possibilità di poterli abbellire nei modi più fantasiosi. Inoltre, i cappelli delle donne potevano essere abbinati ai vestiti che indossavano, rendendoli degli accessori indispensabili nei guardaroba delle signore più altolocate da sfoggiare ad eventi importanti.
L’evoluzione dei cappelli come accessori di moda contemporanea.
Con il passare del tempo i cappelli siciliani sono diventati un vero e proprio accessorio di moda, soprattutto a partire dal XX secolo. Durante gli anni 50’ e 60’, l’interesse per i prodotti artigianali siciliani cominciò a incrementarsi e i cappelli non fecero eccezione, venendo apprezzati per la loro funzionalità ma anche per il loro stile particolare e tradizionale.
I cappelli siciliani al giorno d’oggi.
Al giorno d’oggi, i cappelli sono un elemento distintivo della tradizione siciliana e continuano a riscuotere grandissimo successo, sia perché mantengono viva la tradizione dell’artigianato locale sia perché sono diventati dei veri e propri accessori di moda grazie a una rivisitazione dei cappelli siciliani. Mescolando insieme elementi tradizionali con lo stile contemporaneo, i cappelli siciliani sono diventati simbolo di eleganza. Che siano fatti in paglia intrecciata a mano, fatti in feltro, lino o cotone, i cappelli siciliani hanno trovato un grande pubblico non sono in Italia ma anche all’estero.